03 dicembre 2006

I Fender: breve panoramica







Sicuramente nel mio blog non posso non dedicare un breve articolo agli amplificatori Fender vintage, essendo la fender la marca di amplificatori più famosa al mondo in ambito blues. Intanto per fender vintage intendo tutti i modelli che vanno dai primi (prodotti alla fine degli anni 40') fino agli ultimi con circuito 'punto a punto' dei primi anni 80'. In realtà in America solo i modelli prodotti prima della fine degli anni 60' sono considerati vintage poichè i modelli successivi sono ancora così diffusi da non essere ancora ricercati dai collezionisti.
La fender ha riproposto, nel corso del periodo da me preso in considerazione, una serie di modelli apportandogli di volta in volta una serie di modifiche costruttive, funzionali ed estetiche. Sintetizzando e generalizzando tali modelli possono essere raggruppati nelle seguenti categorie: i tweed (fino al 1960), i brownface (dal 61' al 63'), i blackface (dal 63' al 67'), i silverface (dal 68' ai primi anni 80'). Quindi i vari modelli di ciascuna categoria sono accumunati tra loro per avere simili caratteristiche che li distinguono dai modelli delle categorie precedenti e successive.
Sicuramente i fender tweed prodotti tra il 55' e il 60' sono i più desiderati e con il più alto valore collezionistico. La caratteristica principale di questi modelli è quella di avere una saturazione cremosa già a bassi volumi ed un suono medioso. Il fatto che oggi tante ditte costruttrici di 'boutique amps' producano riproduzioni di tali modelli dimostra quanto siano amati dai chitarristi blues. Per l'armonica sicuramente sono ottimi ampli ma c'è da tener conto di alcuni aspetti che spiegherò.
La mia esperienza si limita all'aver posseduto per alcuni mesi il famoso tweed champ del 59' e nel possedere il gibson ga6 che ha un circuito identico al desideratissimo tweed deluxe. Riguardo al champ si tratta di un piccolo ampli con un circuito davvero semplice ed essenziale con solo la regolazione del volume. A mio parere l'unico punto debole di questo ampli, a parte le limitazioni che in genere ha un ampli piccolo rispetto ad uno più grande, è quello di innescare facilmente il feedback alzando il volume. Lo stesso vale per il tweed deluxe che, sebbene sia un ampli più potente (15 watt), permette di sfruttare solo una piccola parte della sua potenza. Ovviamente la differenza rispetto ai piccoli fender moderni è abissale sia in termini di saturazione, che in questi vecchi modelli è molto maggiore, sia in termini di bellezza del suono. Sicuramente i modelli più grandi, che ancora non ho avuto modo di possedere (costano tantissimo), sono molto belli con l'armonica: ad esempio il modello super e il pro, entambi con una potenza di circa 30watt e rispettivamente con due coni da 10" e un cono da 15"; dovrebbero dare un forte volume ed una saturazione accettabili. Tra i piccoli in tweed mi piacerebbe invece provare il princeton; questo ha un circuito identico al champ ma con l'aggiunta del controllo del tono; inoltre ha un cabinet decisamente più spazioso; in particolare l'aggiunta del controllo del tono dovrebbe essere utile sia per aumentare i bassi e sia per ottenere un volume più forte prima di innescare il feedback.
Riguardo al princeton ho pessoduto tutti i vari modelli sucessivi; attualmente ho solo il modello riportato nelle foto in alto; si tratta di un raro modello di transizione tra il brownface e il blackface: in pratica il circuito, le funzionalità e il suono sono quelle del brownface mentre l'estetica è una via di mezzo tra i due modelli (forma e manopole del brownface e colori del blackface). Si dice che Walter Horton abbia usato spesso diversi modelli di princeton tra cui anche il brownface. Io che li ho provati tutti (tranne il tweed) sicuramente preferisco questo per l'armonica: rispetto ai modelli successivi da una saturazione maggiore; bello soprattutto con microfoni a cristallo come l'astatic JT-30. Il modello in mio possesso è al 100% originale, escluso ovviamente le valvole (che sono comunque rigorosamente NOS); chi è interessato può inviarmi una proposta di acquisto.
Concludendo possiamo dire che gli ampli fender non sono sicuramente la migliore scelta per un'armonicista come rapporto qualità-prezzo: è possibile acquistare ampli vintage di altre marche (gibson, premier, ecc.) spendendo molto meno e ottenendo risultati simili o, in alcuni casi, migliori. Bisogna però considerare che raramente un ampli si tiene per tutta la vita ma spesso si decide di rivenderlo per svariati motivi (diverse esigenze, desiderio di cambiare, ecc); in questi casi l'acquisto di un amplificatore fender vintage costituisce un ottimo investimento: è vero che lo si paga tanto ma poi è possibile rivenderlo (più facilmente di qualsiasi altra marca) anche a più di quello che si è pagato.
Per farsi un'idea dei prezzi: il tweed champ è quotato in america intorno ai 1000/1200 dollari; il tweed deluxe è quotato intorno ai 2000/3000 dollari; per gli altri modelli il prezzo aumenta, in genere, in base alla potenza e al numero/grandezza dei coni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

però i fender per chitarra sono tra i migliori, li consiglio vivamente, non so per gli armonicisti però...